PROGETTO SPRAR PER ACCOGLIENZA CLANDESTINI, CASAPOUND: “SOLIDALI CON I SINDACI CONTRARI ALL’ARRIVO IN MASSA CLANDESTINI SULLA NOSTRA TERRA A SPESE NOSTRE”

Bartolomucci (CPI): “Dopo collasso economico del sistema dell’accoglienza il Viminale tenta di scaricarne gli insostenibili costi sui Comuni”SULMONA - CasaPound Italia interviene a Sulmona sul tema caldo dell’approvazione dei progetti Sprar per l’accoglienza degli immigrati, dopo l’incontro a palazzo San Francesco tra i sindaci della zona ed il prefetto de L’Aquila.“Ci riconosciamo perfettamente nella posizione di quei sindaci che hanno espresso parere contrario all’avvio di progetto per l’accoglienza di clandestini sul territorio. La valle Peligna e le aree della Majella,
dove peraltro i clandestini sono presenti in gran numero, non può permettersi ulteriori arrivi, in ragione dello stato di crisi derivante dell’emergenza maltempo e sisma e dell’allarme sociale creato da alcuni episodi di criminalità che hanno visto
protagonisti gli ospiti dei centri“. Così Giovanni Bartolomucci, responsabile per Sulmona e la Valle Peligna, in una nota.“La gestione dei progetti SPRAR – prosegue Bartolomucci – è stata recentemente oggetto di una indagine da parte della Corte dei Conti, che ha rilevato come il mantenimento della rete di accoglienza abbia comportato una enorme spesa di denaro pubblico, sottratti così alle politiche sociali rivolte agli italiani, spesso eccessiva rispetto alle finalità dichiarate. L’accoglienza dei clandestini si dimostra quindi un enorme affare per le associazioni, ma un peso insostenibile per i cittadini, che subiscono anche l’impatto sociale dell’arrivo dei clandestini sul territorio. Invitiamo dunque i sindaci a tener duro ed a far valere le proprie ragioni verso il Prefetto, in quanto l’accoglienza dei sedicenti profughi, la maggior parte dei quali non possiede i requisiti per ottenere l’asilo sul nostro territorio, non rappresenta in alcun modo una ricchezza, essendosi ad esempio rivelato il loro supporto in occasione dell’emergenza praticamente nullo a dispetto della propaganda ripetuta da alcuni amministratori locali, ma un fardello economico ed una fonte di preoccupazione per le nostre comunità già pesantemente gravate da tante difficoltà”.

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