Veduta da Santa Maria del Castello |
organizzazione e la diffusione d’iniziative, pratica sportiva ed escursionistica e la promozione della cultura enogastronomica e la riscoperta delle tradizioni enologiche, agricole, del territorio campano e soprattutto quello della costiera Amalfitana e della Penisola Sorrentina. Santa Maria del Castello, per la sua posizione strategica di valico fra Vico Equense e Positano, è stato per secoli punto obbligato di passaggio di genti e mercanzie; l'unica alternativa era la circumnavigazione della Penisola spingendosi fino a Punta Campanella. Vi è anche una piccola chiesetta, inerpicata su una lunga scalinata, che ancora conserva una statua del primo seicento in marmo della Vergine con Bambino e due Statuette di Apostoli e tre preziose tele una con "San Francesco in meditazione", delicato dipinto di un raffinatissimo caravaggesco napoletano al momento senza nome, e un'altra più tarda con "Santa Rosa", splendida nelle chiarissime pennellate filanti,che fa coppia, sia per formato che per incorniciatura, con un "San Giacinto". Si dice che in passato più volte le popolazioni della piana si siano rifugiate quassù per scampare alle pestilenze e si racconta di salite penitenziali contrapposte a processioni discendenti per "scampato pericolo". Oggi questo piccolo borgo, che ospita una sessantina di residenti, è un importantissimo crocevia per gli escursionisti.