A Carbonia tre testimonianze a confronto. Storie di internati nei campi di concentramento

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CARBONIA - Il 5 febbraio 2017 "Il ricordo dell'oblio". Tre testimonianze a confronto. Storie di internati nei campi di concentramento. In ricordo dello sterminio e delle persecuzioni dei deportati militari e politici italiani e stranieri nei campi nazisti, sarà presentato il 5 febbraio alle ore 16,30 nel Teatro Centrale del Comune di Carbonia il convegno “Il ricordo dell'oblio. Tre testimonianze a confronto - Storie di internati nei campi di concentramento”.

Coordinerà i lavori Graziano Canu.

Il 6 febbraio alle ore 11, il convegno sarà ospitato presso l'Istituto “Ciusa a Nuoro.

L'Associazione Mutilati e Invalidi di Guerra, in collaborazione con l'Associazione Culturale Polacco-Sarda, organizza per la prima volta in Sardegna un incontro e un confronto di tre internati in tre campi di concentramento diversi. È l’occasione per ricordare la Shoah, le leggi razziali e la persecuzione dei cittadini ebrei e di tutti coloro (civili e militari), che hanno subito la deportazione, la prigionia, la morte e che opponendosi al progetto di sterminio hanno salvato tante persone e protetto perseguitati, a rischio della propria vita. Il Convegno vuole mettere in evidenzia l’importanza della memoria e della conoscenza della Shoah, da
parte delle nuove generazioni, frutto di una tragica aberrazione ideologica che ha portato all’orrore dei lager e alle pratiche di ghettizzazione e persecuzione disumane di cui bisogna conservare sempre sensibile e consapevole memoria. 

Tre i testimoni che racconteranno la propria esperienza: Modesto Melis, venuto a mancare purtroppo qualche giorno fa, parlerà attraverso le interviste e le testimonianze rilasciate, in questi ultimi anni, su ciò che ha vissuto nel campo di concentramento a Mauthausen.  

Michele Montagano, deportato militare, racconterà gli oltre venti mesi di disciplina rigida e vessatoria e le sadiche punizioni dei carcerieri, la fame terribile, il rigore del clima senza adeguati indumenti, la mancanza di assistenza sanitaria, la sporcizia, i parassiti, la mancanza di notizie da parte delle famiglie, la lenta distruzione della personalità, per ridurre a semplici stuk, che in tedesco vuol dire pezzi.

Bodgan Bartnikoski testimonierà la sua tragica esperienza di bambino internato nel campo di concentramento di Auschwitz. I pochi bambini sopravvissuti sono stati capaci di restituire un quadro fedele di quella che era l’atroce realtà dei campi di concentramento.

Ricordare significa testimoniare ancora oggi il rifiuto di ogni forma di razzismo e di discriminazione del diverso, insegnare l’importanza del rispetto dell’altro, del dialogo tra le persone e tra i popoli come unico imprescindibile strumento di pace.

Il Comune di Carbonia invita a partecipare.

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