SULMONA – Si presenta ad esprimere la sua preferenza anche il capogruppo di Forza Italia in Consiglio Comunale Elisabetta Bianchi e i dem sulmonesi non perdono occasione per chiedere alla Bianchi di farsi la tessera. La scelta della consigliera, che ha lanciato un appello a recarsi alle urne dalla rete socale di facebook, non è passata inosservata. “Trovo le primarie del Pd una grande occasione per contribuire a delineare gli scenari politici futuri”- precisa Elisabetta Bianchi che riprende: “due euro non si negano a nessuno, partecipiamo alla consultazione della sinistra. Io, da Forza Italia l’ho appena fatto”.
Tanto è bastato per scatenare una serie di reazioni, nelle piazze della città e sui social. Per il capogruppo di Forza Italia non c’è nulla di strano. “L’esercizio del voto è sempre l’espressione della democrazia con questo non vuol dire che sono diventata dal Pd”- chiosa la Bianchi. “Non ci rimane che invitare la Bianchi, a prendere la tessera del Pd”. Il Pd, a questo punto, prende la palla in balzo.
“I volontari presenti al seggio, seppur sconcertati dall’insensatezza di un gesto che testimonia la profonda disonestà intellettuale e politica della Bianchi, non hanno tuttavia potuto impedire che il capogruppo esprimesse la propria preferenza. Un episodio, quello accaduto a Sulmona, grave, ma macchiettistico, che non minerà minimamente l’integrità del Partito Democratico”. Quindi la nota diffusa dai dirigenti e rappresentanti Pd prosegue: “Ci chiediamo, però, data al differenza di stile tra la nostra forza politica e la sua, in che modo la capogruppo abbia potuto scambiare il nostro partito con il proprio. “Non ci rimane che invitare la Bianchi, a prendere la tessera del Pd: l’unica forza politica che permette, a tutti i propri elettori, anche a quelli che dichiarano di essere tali, di poter scegliere il proprio segretario, nonché candidato premier”.
Tanto è bastato per scatenare una serie di reazioni, nelle piazze della città e sui social. Per il capogruppo di Forza Italia non c’è nulla di strano. “L’esercizio del voto è sempre l’espressione della democrazia con questo non vuol dire che sono diventata dal Pd”- chiosa la Bianchi. “Non ci rimane che invitare la Bianchi, a prendere la tessera del Pd”. Il Pd, a questo punto, prende la palla in balzo.
“I volontari presenti al seggio, seppur sconcertati dall’insensatezza di un gesto che testimonia la profonda disonestà intellettuale e politica della Bianchi, non hanno tuttavia potuto impedire che il capogruppo esprimesse la propria preferenza. Un episodio, quello accaduto a Sulmona, grave, ma macchiettistico, che non minerà minimamente l’integrità del Partito Democratico”. Quindi la nota diffusa dai dirigenti e rappresentanti Pd prosegue: “Ci chiediamo, però, data al differenza di stile tra la nostra forza politica e la sua, in che modo la capogruppo abbia potuto scambiare il nostro partito con il proprio. “Non ci rimane che invitare la Bianchi, a prendere la tessera del Pd: l’unica forza politica che permette, a tutti i propri elettori, anche a quelli che dichiarano di essere tali, di poter scegliere il proprio segretario, nonché candidato premier”.