Giuseppe Tito |
Meta - “Sto bene”. Giuseppe Tito abbozza un sorriso e non parla dell’inchiesta che lo vede coinvolto da un mese. La fascia tricolore di Meta si concentra sul futuro. E da consigliere della Città metropolitana di Napoli del Pd mira a un rilancio della penisola sorrentina anche alla luce delle due deleghe che gli ha conferito Luigi de Magistris: risorsa mare e sicurezza delle coste. “Ringrazio il sindaco della Città metropolitana – dice Tito -, ha dimostrato di avere a cuore il territorio e possedere buon senso”. Nessuna menzione alle polemiche tra deMa e il governatore Vincenzo De Luca: “Concentriamoci sul territorio”. Mare e coste: settori nevralgici per il turismo. A giugno entrerà in funzione il depuratore di Punta Gradelle. L’emergenza inquinamento è risolta? “No. C’è tanto da fare. L’attivazione dell’impianto non è la soluzione finale, ma è un passo in avanti. E’ fondamentale proseguire con sinergie tra Comuni, Città metropolitana, Regione Campania e Gori. Uniti possiamo difendere i nostri tesori. Ha pesato la pressione dei cittadini. Penso al movimento Grande Onda.” Prima è mancata attenzione sulla tutela del mare? “Non c’è stata la giusta capacità di vedere i problemi e sforzarsi per risolverli. Adesso l’aria è cambiata. Le foto delle chiazze marroni nel golfo hanno fatto il giro del mondo e ci hanno svegliato. Siamo compatti, se la penisola sorrentina è unita pesa”. Cosa bisogna ancora fare? “Fare prevenzione. Ma non è solo un’iniziativa dei cittadini. Si deve continuare a imporre separazione di fogne bianche e nere alleggerendo i carichi convogliati al depuratore risolvendo i tanti “troppo pieno” disseminati lungo il territorio”. (Fonte saldar da Metropolis)