PRATOLA - Nella seduta odierna del Consiglio era prevista la discussione della mozione di sfiducia presentata da sei consiglieri nei confronti del Presidente in carica Fiorenzo Schiavitti, ma la deputazione amministrativa ha riconvocato un’altra seduta per il prossimo 6 dicembre. Sono stati proprio i sei dissidenti, come era accaduto qualche settimana fa, ad abbandonare l’aula e a far mancare di conseguenza il numero legale. La discussione della mozione di sfiducia era stata inserita in effetti al decimo punto dell’ordine del giorno.
I sei consiglieri hanno chiesto di anticipare la discussione all’inizio della seduta consiliare. Una richiesta che è stata respinta poiché non prevista dal regolamento. A ricordarlo è stato il Presidente Fiorenzo Schiavitti. A quel punto i sei consiglieri si sono alzati e hanno abbandonato l’aula. Senza il numero legale il lavori del Consiglio non sono andati avanti. La deputazione amministrativa ha fissato la nuova data per il 6 dicembre, mentre il braccio di ferro fra i sei dissidenti e Schiavitti sembra protrarsi all’infinito. Il Consorzio continua ad operare con la minaccia del Commissariamento, mentre le nuove elezioni sono state fissate per il 15 gennaio.
I sei consiglieri hanno chiesto di anticipare la discussione all’inizio della seduta consiliare. Una richiesta che è stata respinta poiché non prevista dal regolamento. A ricordarlo è stato il Presidente Fiorenzo Schiavitti. A quel punto i sei consiglieri si sono alzati e hanno abbandonato l’aula. Senza il numero legale il lavori del Consiglio non sono andati avanti. La deputazione amministrativa ha fissato la nuova data per il 6 dicembre, mentre il braccio di ferro fra i sei dissidenti e Schiavitti sembra protrarsi all’infinito. Il Consorzio continua ad operare con la minaccia del Commissariamento, mentre le nuove elezioni sono state fissate per il 15 gennaio.