Er vescovo de grinza
A un Vescovo, e, dde ppiú, ppredicatore,
che pecca un po’ d’ussuria e un po’ de gola,
je mannò jermatina un creditore
un curzoretto a dije una parola.
Figurateve er Zanto Monziggnore!
Cominciò a sfoderà dde cazzarola,
eppoi, volenno convertí er curzore,
pijò ppe ccroscifisso una pistola.
«Che maggnèra d’offenne er tribbunale»,
, sans-serif; font-size: large;">er curzore strillava, «e ppe vvennetta
E er Vescovo: «Te pijja una saetta,
maneggià voi st’armacce temporale?!».
E er Vescovo: «Te pijja una saetta,
l’ho ffatta diventà spirituale
perché in nome de Ddio l’ho bbenedetta».
Roma, 21 gennaio 1833
Il vescovo grintoso
A un vescovo, e, per di più, predicatore, / che pecca un po' di lussuria un po' di gola / mandò ieri mattina un creditore / l'ufficiale giudiziario per fargli un discorso.
Figuratevi il Santo Monsignore! / Cominciò a giurare parlando a cazzarola; / e poi, volendo convertire il messo, / per crocifisso prese una pistola.
“Che maniera d'offendere il tribunale”, strillava il messo “e per vendetta / vuoi maneggiare quest'armaccia temporale?!”
E il Vescovo: “Ti pigli una saetta, / l'ho fatta diventare spirituale, / perché in nome di dio l'ho benedetta”.