Chiusura del giubileo cittadino
DON GIUSEPPE RABITA
DIRETTRICE SUORE SALESIANE
SUOR GISELLA ALIOTTA
PIETRAPERZIA. Con la S. Messa celebrata sabato scorso di pomeriggio presso il salone delle suore salesiane dal vicario foraneo don Osvaldo Brugnone, si sono concluse le celebrazioni giubilari dell’anno straordinario della “Misericordia”. “Il clero locale, - dichiara monsignor Giuseppe Rabita” - unitamente con il vescovo monsignor Rosario Gisana, aveva individuato nelle quattro case di riposo operative in paese i luoghi dove poter
guadagnare l’indulgenza plenaria. Un gesto significativo per educare soprattutto i credenti all’amore verso le persone bisognose di affetto e di attenzioni quale sono gli anziani, porte di misericordia che rivelano il vero volto di Cristo”.
Le celebrazioni si erano aperte il 17 novembre con i vespri solenni celebrati da don Giuseppe Rabita nella struttura “Madre Teresa” (di fronte al distributore Esso) e proseguite poi il giorno successivo presso la Residenza Sanitaria (RSA) con la santa messa celebrata dal cappellano don Giovanni Messina. Al termine delle celebrazioni tutti i presenti, piuttosto che chiudere le porte, sono usciti dalle tre Porte Sante ad indicare che ormai la Misericordia deve essere portata sulle strade del mondo e della storia e ad ogni uomo.
Non è stata effettuata nessuna celebrazione nella casa di riposo “Madonna della Cava”, ex istituto delle Orsoline, in quanto da diversi mesi non è più attiva.
La chiusura del giubileo nelle suore salesiane ha avuto un tono molto elevato; la casa salesiana “Eligio Amico” ospita trenta suore anziane e pensionate. “In questo anno - dichiara la direttrice delle salesiano suor Gisella Aliotta - è stato avviata un cammino di adorazione eucaristica permanente, che è stata molto partecipata dalla comunità pietrina. Anche nelle parrocchie punto forte di orazione cristiana è stata l’adorazione eucaristica”.
“I gruppi ecclesiali - dichiara il vicario foraneo Osvaldo Brugnone - in questo anno si sono prodigati in molte attività filantropiche. Infatti è stato fatto un censimento di anziani e sono stati attenzionati, anche dai ministra della comunione che ogni domenica dopo le messe principali sono andati a portare Gesù Eucaristia. Inoltre la Caritas ha potenziato gli interventi a favore degli indigenti”.
Giuseppe Carà