SULMONA – Una vera e propria odissea quella che è capitata a una donna di Castel Di Sangro, trasportata questa notte all’ospedale di Sulmona, dove ha partorito Anna, una bellissima bambina. Si è reso necessario l’intervento dei Vigili del Fuoco dell’Aquila perché la partoriente arrivasse all’ospedale dell’Annunziata. La donna, accompagnata da suoi familiari, era rimasta bloccata sul piano delle cinque miglia. Le condizioni atmosferiche in effetti non hanno agevolato la viabilità tant’è che lo spartineve che scortava la famiglia è uscito fuori strada.
Gli uomini del 115 con il loro “bruco” hanno risolto l’imprevisto. E’ solo grazie a loro che la donna è arrivata a Sulmona. Un episodio che conferma come il piano sanitario regionale deve ancora fare i conti con l’orografia del territorio. La donna dell’Alto Sangro è arrivata in piena nottata, giusto in tempo per essere presa in cura dal reparto di ostetrica e ginecologia. Quale elisoccorso avrebbe tutelato la vita della partoriente? Che cosa sarebbe accaduto se il punto nascita dell’ospedale di Sulmona fosse stato cancellato? Domande legittime che giriamo a chi di dovere. Nel frattempo è il Tribunale per i diritti del malato a riaccendere i riflettori sulla gestione delle emergenze.
“Vogliamo sapere dal Presidente D’Alfonso come il famoso elisoccorso avrebbe agito per risolvere questa criticità”- tuona la responsabile dell’area legale Catia Puglielli- ricordando di aver già diffidato a suo tempo il Presidente della Regione. “Se fosse successo qualcosa”- aggiunge l’avvocato- “il Presidente della Regione sarebbe stato il primo responsabile”.
Gli uomini del 115 con il loro “bruco” hanno risolto l’imprevisto. E’ solo grazie a loro che la donna è arrivata a Sulmona. Un episodio che conferma come il piano sanitario regionale deve ancora fare i conti con l’orografia del territorio. La donna dell’Alto Sangro è arrivata in piena nottata, giusto in tempo per essere presa in cura dal reparto di ostetrica e ginecologia. Quale elisoccorso avrebbe tutelato la vita della partoriente? Che cosa sarebbe accaduto se il punto nascita dell’ospedale di Sulmona fosse stato cancellato? Domande legittime che giriamo a chi di dovere. Nel frattempo è il Tribunale per i diritti del malato a riaccendere i riflettori sulla gestione delle emergenze.
“Vogliamo sapere dal Presidente D’Alfonso come il famoso elisoccorso avrebbe agito per risolvere questa criticità”- tuona la responsabile dell’area legale Catia Puglielli- ricordando di aver già diffidato a suo tempo il Presidente della Regione. “Se fosse successo qualcosa”- aggiunge l’avvocato- “il Presidente della Regione sarebbe stato il primo responsabile”.