Banco di Santa Croce e Pari Opportunità, mercoledì prossimo se ne discute in consiglio comunale

Vico Equense - Il consiglio comunale è stato convocato per mercoledì 1 febbraio, ore 14,00, presso la nuova Casa comunale. Otto i punti all’ordine del giorno. La seduta dell'assise cittadina avrà al centro della discussione alcuni regolamenti, tra questi quello della tutela la regolamentazione del Banco di Santa Croce, che tra l'altro stabilisce un numero massimo di immersioni giornaliere. Regolamentare in maniera efficiente questo miracolo della natura è uno degli obiettivi dell’Amministrazione comunale, che intende superare un gap concorrenziale sul piano dell’ offerta turistica con i comuni vicini che già da tempo hanno nella subacquea e nel relativo indotto un ricco mercato e un attrattore in più rispetto a Vico Equense. Oggi i sub non devono sottostare ad alcun regolamento. Questa formazione sottomarina è situata nel territorio di Vico Equense ad una distanza di circa 0.5 miglia dal promontorio di Punta Capo d’Orlando. Già oggetto di studio da parte del mondo scientifico sin dall’ 800, negli anni 90 fu inserito all’interno del costituendo Parco Marino Punta Campanella addirittura come zona A, al pari dello scoglio del Vervece e di Vetara, in ragione della sua elevata biodiversità e per il suo fondamentale ruolo nell’equilibrio dell’ecosistema circostante. Ma successivamente, per ragioni non note, il Banco fu stralciato dal parco. Nel giugno 1993, su proposta dell’associazione Marevivo, il Ministero della marina Mercantile con apposito decreto decise di istituire la Zona di Tutela Biologica Z.T.B. “Banco di Santa Croce” vietando la pesca sia professionale, sia sportiva in un’area di 300mt di diametro. Arriva nell'Assise cittadina, per alcune modifiche, anche il regolamento della Commissione per le pari opportunità, istituita nel marzo 2012 con delibera di consiglio comunale. Quest’organo democratico ha il compito di favorire la conoscenza della normativa e delle politiche riguardanti le donne. Dare espressione alla differenza di genere e valorizzazione alle esperienze delle donne, attraverso funzioni di confronto, sostegno, consultazione, progettazione e proposta nei confronti del Consiglio Comunale, delle Commissioni Consiliari, della Giunta. In tal senso è strumento di raccordo tra gli organi istituzionali del Comune e la società civile femminile.

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