RIVISONDOLI - Tutto pronto per la 66^ edizione del Presepe vivente di Rivisondoli. La più antica e rinomata rappresentazione della Natività, in Italia è in programma giovedi' 5 gennaio alle ore 18,00. E proprio il Presepe vivente di Rivisondoli ha ispirato altre rappresentazioni del genere. Sarà Roberta Sideri, sedicenne di Lanciano, ad impersonare quest'anno la Madonna. Il Bambino Gesù sarà invece Franco Bucci nato a Roccaraso.
Quest'anno la crisi demografica che affligge soprattutto i paesi delle aree interne d'Abruzzo ha impedito che il Bambino Gesù fosse un neonato di Rivisondoli, interrompendo una lunga tradizione. San Giuseppe sarà impersonato da Manuel Celio, diciannovenne di Rivisondoli, nipote del pastore più anziano del presepe vivente, Berardino, ottantenne, tra i personaggi del presepe vivente già da cinquantuno anni. La Madonna dell'Annunciazione sarà Beatrice Sette, 15 anni, di Pietransieri, frazione di Roccaraso. In tutto saranno 400 i figuranti impegnati nella rappresentazione. "Il Comune di Rivisondoli, orgoglioso di questa lunga e rinomata tradizione, punta molto sul presepe vivente, non solo come evento culturale e artistico ma anche come incentivo al turismo in questo territorio - spiega il sindaco Roberto Ciampaglia - l'occasione del presepe vivente è anche importante per accrescere gemellaggi con altri paesi e città dove esistono le più importanti tradizioni legate alla rievocazione della Natività". Quindi il sindaco ringrazia Massimo Di Francesco e Geppy Lepore, organizzatori del presepe vivente e tutti coloro che in prima persona o dietro le quinte partecipano alla rappresentazione, rendendo possibile una manifestazione entrata di diritto a far parte dei più importanti eventi culturali della regione. Don Daniel Cardenas, parroco di Rivisondoli, sottolinea l'importanza del presepe vivente, “come segno e luce di speranza per tutti gli uomini e le donne del nostro tempo”. “E' una tradizione nata in anni difficili, quelli seguìti alla seconda guerra mondiale e all'occupazione tedesca in Abruzzo – ricorda don Daniel – partendo da questo fatto la tradizione del presepe vivente è fin dalle origini un evento di rinascita e di speranza, è la festa della vita nascente, il più bel dono che Dio fa agli uomini e che tutti noi dobbiamo custodire e difendere, ogni giorno, non solo tenendo alla nostra vita e alla vita dei nostri cari ma rispettando e tutelando la vita di tutti gli uomini e di tutte le donne, nostri fratelli e sorelle, perchè tutti figli di un solo padre che è Dio”. Il Presepe vivente si svolgerà alla vigilia dell'Epifania, nella Piana di Piè Lucente. L'atteso evento si terrà in qualsiasi condizione climatica ed atmosferica, come avviene da sempre. Coni di fuoco e di luce riscalderanno il pubblico che come accade ogni anno sarà accolto nella collinetta prospiciente la Piana DI Piè Lucente dove è collocata la capanna e dove sarà rappresentata la Natività. Nei pressi dello stesso luogo della rappresentazione è disponibile un'ampia area parcheggio, anche per i pullman.
Quest'anno la crisi demografica che affligge soprattutto i paesi delle aree interne d'Abruzzo ha impedito che il Bambino Gesù fosse un neonato di Rivisondoli, interrompendo una lunga tradizione. San Giuseppe sarà impersonato da Manuel Celio, diciannovenne di Rivisondoli, nipote del pastore più anziano del presepe vivente, Berardino, ottantenne, tra i personaggi del presepe vivente già da cinquantuno anni. La Madonna dell'Annunciazione sarà Beatrice Sette, 15 anni, di Pietransieri, frazione di Roccaraso. In tutto saranno 400 i figuranti impegnati nella rappresentazione. "Il Comune di Rivisondoli, orgoglioso di questa lunga e rinomata tradizione, punta molto sul presepe vivente, non solo come evento culturale e artistico ma anche come incentivo al turismo in questo territorio - spiega il sindaco Roberto Ciampaglia - l'occasione del presepe vivente è anche importante per accrescere gemellaggi con altri paesi e città dove esistono le più importanti tradizioni legate alla rievocazione della Natività". Quindi il sindaco ringrazia Massimo Di Francesco e Geppy Lepore, organizzatori del presepe vivente e tutti coloro che in prima persona o dietro le quinte partecipano alla rappresentazione, rendendo possibile una manifestazione entrata di diritto a far parte dei più importanti eventi culturali della regione. Don Daniel Cardenas, parroco di Rivisondoli, sottolinea l'importanza del presepe vivente, “come segno e luce di speranza per tutti gli uomini e le donne del nostro tempo”. “E' una tradizione nata in anni difficili, quelli seguìti alla seconda guerra mondiale e all'occupazione tedesca in Abruzzo – ricorda don Daniel – partendo da questo fatto la tradizione del presepe vivente è fin dalle origini un evento di rinascita e di speranza, è la festa della vita nascente, il più bel dono che Dio fa agli uomini e che tutti noi dobbiamo custodire e difendere, ogni giorno, non solo tenendo alla nostra vita e alla vita dei nostri cari ma rispettando e tutelando la vita di tutti gli uomini e di tutte le donne, nostri fratelli e sorelle, perchè tutti figli di un solo padre che è Dio”. Il Presepe vivente si svolgerà alla vigilia dell'Epifania, nella Piana di Piè Lucente. L'atteso evento si terrà in qualsiasi condizione climatica ed atmosferica, come avviene da sempre. Coni di fuoco e di luce riscalderanno il pubblico che come accade ogni anno sarà accolto nella collinetta prospiciente la Piana DI Piè Lucente dove è collocata la capanna e dove sarà rappresentata la Natività. Nei pressi dello stesso luogo della rappresentazione è disponibile un'ampia area parcheggio, anche per i pullman.