Territorio inquinato di eternit ed altro. Intervista al dottor Antonio Viola consigliere comunale
IL PEDIATRA ANTONIO VIOLA
Prototipo di inquinamento
PIETRAPERZIA. “Tutto il territorio di Pietraperzia è gravemente inquinato”; lo afferma il consiglio comunale di opposizione, il medico Antonio Viola che conosce bene la realtà ambientale ed al quale ci siamo rivolti per un’intervista.
-Dottor Viola come si presenta la realtà ambientale circa l’inquinamento?
- La realtà ambientale purtroppo è terribilmente grave; infatti l’inquinamento coinvolge tutte le contrade del territorio pietrino; anche le zone residenziali dove vi sono persone che abitano le villette tutto l’anno, sono cadute nella morsa del degrado.
- Quali sono le sostenne che danno l’impronta a questo
inquinamento?
- Fa da sovrano l’eternit; sono centinaia i serbatoi di eternit dismessi che in modo selvaggio sono in tutte le contrade del paese; certamente ci saranno altre sostanze nocive; ma vi sono molti elettrodomestici che avrebbero potuto essere portate nella raccolta autorizzata.
- Perché i serbatoi di eternit sono stati dispersi in modo irrazionale?
-Mentre i cittadini hanno capito che l’eternit è cancerogeno, tuttavia non è prevalsa la saggezza di partecipare alla raccolta controllata dal comune. Quindi hanno immesso nel territorio sostenne nocive che certamente non sono di buon auspicio.
-C’è qualche zona particolarmente degradata?
-A nostro avviso la zona più colpita è quella torrentizia del “Vallone Di Calò”; hanno inquinato la falda acquifera e vi hanno portato tonnellate di rifiuti dell’edilizia che hanno reso difficile e costosa la bonifica. In questa zona nel periodo neolitico vi è stata una colonia greca.
-Cosa propone e suggerisce agli amministratori?
-Purtroppo bisogna fare riferimento ai finanziamenti regionali ed avviare un graduale lavoro di bonifica. Certamente anche la protezione civile regionale dovrebbe fare la sua parte per riprendere un territorio che è una bomba per la salute della comunità pietrina. Ci vuole una sinergia di tutte le forza impegnate nel territorio per avviare il lavoro di bonifica che allo stato attuale è soltanto a livello di pubblico dibattito.
Giuseppe Carà