SULMONA – ”Continuare il percorso già iniziato per provare a salvare almeno due dei tribunali dei quattro che grazie alla riforma Monti sono destinati a chiudere”. A dirlo è Federica Chiavaroli, confermata ieri Sottosegretario alla giustizia. “Spetta alla politica metterci mano – afferma il sottosegretario in quota Ncd – Quando dico la politica, dico che la decisione non può essere lasciata ai territori: in Abruzzo siamo tutti d’accordo che la strada può essere una proroga della chiusura dei quattro tribunali, Vasto, Lanciano, Avezzano e Sulmona, da inserire nel prossimo Milleproroghe.
Serve tempo per proporre al Governo una modifica della legge Monti e salvarne due. Questo è un obiettivo realistico, altri no: in caso contrario, nel settembre 2018 chiude tutto”. Il riordino della geografia giudiziaria frutto del Governo Monti, secondo quanto afferma il sottosegretario ”non ci fornisce darti peggiorativi del sistema giustizia, che è bene dire, non è un servizio di prossimità come la sanità. E’ un altro modo di interpretare il servizio, non solo per una questione di costi. Ma sia chiaro: per salvare almeno due tribunali serve mettere da parte ogni ipotesi campanilistica. Oggi non c’è accordo, ma ci serve tempo per trovare una sintesi, anche dopo le elezioni di Avezzano. La scelta non può essere strumento elettorale, quando si sarà votato, allora si potrà fare una riflessione serena”- conclude Chiavaroli.
Serve tempo per proporre al Governo una modifica della legge Monti e salvarne due. Questo è un obiettivo realistico, altri no: in caso contrario, nel settembre 2018 chiude tutto”. Il riordino della geografia giudiziaria frutto del Governo Monti, secondo quanto afferma il sottosegretario ”non ci fornisce darti peggiorativi del sistema giustizia, che è bene dire, non è un servizio di prossimità come la sanità. E’ un altro modo di interpretare il servizio, non solo per una questione di costi. Ma sia chiaro: per salvare almeno due tribunali serve mettere da parte ogni ipotesi campanilistica. Oggi non c’è accordo, ma ci serve tempo per trovare una sintesi, anche dopo le elezioni di Avezzano. La scelta non può essere strumento elettorale, quando si sarà votato, allora si potrà fare una riflessione serena”- conclude Chiavaroli.