Schiaccianoci, firmato da Amodio, al Teatro Valli di Reggio Emilia. Le ombre e le tinte forti di Hoffmann

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REGGIO EMILIA - Al Teatro Valli ritorna l'incanto dello Schiaccianoci firmato da Amedeo Amodio. Sulle familiari note di Ciaikovskij mercoledì 4 gennaio 2016, ore 20.30 rivive lo storico e indimenticabile spettacolo di danza, con le scene di Emanuele Luzzati, che debuttò a Reggio Emilia nel 1989 con Aterballetto.

In scena 40 danzatori, due artisti del teatro d'ombre e un trampoliere.

È lo Schiaccianoci italiano più bello, uno dei più interessanti della storia della danza, senz’altro uno dei più incantevoli: andrà in scena mercoledì 4 gennaio 2017, alle ore 20.30, al Teatro Valli nella Stagione di Danza, dove aveva debuttato nel 1989, con le oniriche coreografie di Amedeo Amodio, le proiezioni di silhouettes animate, nello sfavillante impianto scenico di Emanuele Luzzati, uno spettacolo sulle familiari note di Ciaikovskij, dove “i confini tra il mondo dell’immaginario e la realtà di tutti i giorni sono così attenuati che, a volte, non sappiamo quale sia più vero e più concreto” (A. Amodio)

Lo spettacolo coincide con il 10° anniversario della scomparsa di Emanuele Luzzati che ha fatto risplendere le scene italiane e del mondo con i colori della sua tavolozza e l’arcobaleno della sua fantasia, nonché con il 200° anniversario della pubblicazione della novella di E.T. A. Hoffmann.

Il cast al Teatro Valli vedrà la prima ballerina Anbeta Toromani, affiancata dal primo ballerino Vito Mazzeo (Balletto Nazionale Olandese), con il corpo di ballo e i solisti della Daniele Cipriani Entertainment. 


In scena 40 artisti (37 ballerini, 2 artisti del teatro d’ombre e un trampoliere).

Se la maggior parte degli “Schiaccianoci” – a partire dall’originale del coreografo Marius Petipa –  si rifanno all’adattamento e addolcimento del racconto da parte dello scrittore Alexandre Dumas, il balletto di Amodio ci restituisce le ombre e le tinte forti di Hoffmann, sottolineando il confine labile tra immaginazione e realtà. 

In questo Schiaccianoci, creato per Elisabetta Terabust e Vladimir Derevianko nel 1989 da Amodio, all’epoca direttore di Aterballetto, lo Schiaccianoci del titolo non è il prodotto di un sortilegio, bensì della fantasia di una bambina la quale gioca e parla coi suoi giocattoli, facendoli vivere nel mondo magico dell’immaginazione, che è quello della “sua” realtà: uno schiaccianoci  può benissimo essere un principe, un’ombra sulla parete può diventare un drago in quel mondo dove desiderio e paura, sogno e incubo si sovrappongono in continuazione. Una rivisitazione in chiave psicologica del balletto normalmente popolato di fate, che lascia tuttavia intatto l’elemento fiabesco poiché nulla vi è di più magico della fantasia infantile. 

Lo Schiaccianoci di Amodio/Luzzati si rivolge a grandi e bambini: con la coreografia di Amodio, le scene e costumi di Luzzati, le “ombre” ideate dal Teatro Gioco Vita e qui realizzate della Compagnia teatrale L’Asina sull’Isola, gli inserimenti musicali di Giuseppe Calì volti a dare risalto all’odore sulfureo che, ogni tanto, s’insinua tra le note di Caikovskij.



Teatro Municipale Valli. Mercoledì 4 gennaio 2017, ore 20.30. Lo Schiaccianoci di Ciaikovskij. 

Balletto in due atti di Amedeo Amodio, dal racconto di E.T.A. Hoffmann "Schiaccianoci e il Re dei Topi" coreografia e regia Amedeo Amodio, musiche Pëtr Il'ic Ciaikovskij scene e costumi Emanuele Luzzati teatro d’ombre L’Asina sull’Isola, voce Gabriella Bartolomei luci Marco Policastro assistente alla coreografia Stefania Di Cosmo produzione Daniele Cipriani Entertainment con il contributo del Ministero dei Beni, delle Attività Culturali e del Turismo.  

Primi Ballerini Vito Mazzeo (Schiaccianoci) e Anbeta Toromani (Clara). Solisti e Corpo di Ballo Daniele Cipriani Entertainment.




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