COMMERCIO: DAI CENTRI COMMERCIALI NATURALI AI BUSINESS IMPROVEMENT DISTRICT

SULMONA - Confesercenti: Nel Centro Abruzzo la desertificazione avanza; molti piccoli comuni sono ormai completamente senza servizi. È necessario ed urgente rilanciare la centralità del commercio urbano e l’associazionismo tra gli operatori.Va bene l’impostazione dell’Amministrazione e dei Dirigenti del Comune di Sulmona e degli altri comuni dell’Area Peligna sulla nuova regolamentazione delle attività commerciali; va bene il rispetto dei regolamenti comunitari, nazionali e regionali,
vanno bene anche le indicazioni della Conferenza Stato Regioni; ma è diventato ineludibile e non rinviabile la necessità di impostare una vera battaglia per scongiurare la desertificazione commerciale che avanza implacabile. Per questo motivo la Confesercenti torna a riproporre associazionismo tra gli operatori, sia a posto fisso che ambulanti, tra i residenti e i comuni, innanzitutto per valutare l’opportunità di introdurre un nuovo modo di rispondere alla crisi. Oggi la proposta ricade sui BID, o Business Improvement District, come argine alla desertificazione commerciale dei centri storici e strumento di sviluppo urbano.I Bid potrebbero rappresentare un efficace sistema di gestione e sviluppo di aree urbane e del commercio. In sostanza si tratta di strategia operativa tra i privati e gli enti pubblici che introdurrebbe il concetto della privatizzazione virtuale di aree pubbliche urbane centrali, attraverso l’associazionismo di commercianti, proprietari ed organizzazioni d’imprese, che possa veramente fare del commercio un luogo di interazione sociale parallelo ad altri, e rilanciare l’impresa commerciale come “istituzione parallela”. Questo concetto associativo supererebbe quello dei Centri Commerciali Naturali. La garanzia dell’operazione sarebbe assicurata
dalle Associazioni che non hanno in alcun modo fini pubblici; semplicemente, alcuni effetti collaterali dei loro investimenti promozionali sul territorio possono sommarsi all’azione pubblica.
La Confesercenti sottolinea che, nei Paesi dove è stata introdotta (es.: Stati Uniti e Canada), questa modalità di gestione ha portato progressivamente ad un aumento della capacità di attrazione del commercio urbano e si connota non solo come una centralizzazione delle attività di marketing ma anche come organizzazione comune di una serie di servizi da erogare nelle Aree urbane interessate. Anche nella Valle Peligna, nell’Alto Sangro, nella Valle del Sagittario, nella Valle Subequana, dove si assiste da anni alla perdita di attrattività dei centri storici, è necessario pensare a un nuovo modello di gestione coordinata del commercio, perché darebbe maggiore certezza e continuità nel reperimento delle risorse economiche e garantirebbe una più forte “regia” delle attività di valorizzazione dei comuni del territorio.
La Confesercenti, ancora una volta, sottolinea che il commercio urbano è in una situazione preoccupante. La desertificazione di attività commerciali continua ad avanzare senza sosta: negli ultimi 25 anni abbiamo perso un quarto dei negozi, per la maggior parte nei centri storici. Il risultato è che già oggi ci sono molti comuni al di sotto dei 5mila abitanti totalmente desertificati, privi dei servizi commerciali di base.
Per tutti questi motivi, la Confesercenti ha intenzione di chiedere all’Amministrazione del Comune di Sulmona ed a quelle degli altri Comuni dell’Area, un confronto urgente che possa essere utile alla lotta alla desertificazione commerciale con l’introduzione di azioni strategiche che possano bloccare questa deriva. In sostanza, se declinati in maniera adeguata alla situazione italiana, i Bid, Business Improvement District, potrebbero essere uno strumento efficace, da valutare con attenzione.  Ma, al di là del modello specifico, resta comunque l’esigenza di intervenire con urgenza per rafforzare l’associazionismo e rilanciare la centralità del commercio urbano.



Confesercenti Provincia dell’Aquila – Sede di Sulmona

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