Vico Equense - Non ho ancora deciso come votare al referendum costituzionale del 4 dicembre. Della riforma si parla da mesi ormai, con slogan, manifestazioni e comitati pro e contro la proposta Boschi-Renzi sul superamento del bicameralismo perfettamente paritario, la riduzione del numero dei senatori, la revisione della suddivisione delle competenze tra Stato e Regioni e la soppressione del Cnel. Anche a Vico Equense, questa mattina, sono arrivati per un confronto pubblico quelli del "Comitato Tutti per il Sì”. Al momento l'unica cosa che mi è chiara è che per questo tipo di referendum non è previsto il quorum: vinceranno i “sì” o i “no” indipendentemente da quante persone andranno a votare. La riforma che riscrive 45 articoli della Carta del 1948 è vissuta da una parte del Paese come un mutamento di era, e un’altra come la premessa di uno sbocco autoritario. Nonostante verta sulla modifica della Costituzione, pare tutto si sia ridotto a un test elettorale sulla tenuta del Governo. Una lunga resa dei conti tra partiti, correnti, professori, intellettuali, in cui ognuno mette del suo, tutto tranne che il merito della questione. L’oggetto della riforma, quasi sconosciuto.
Referendum: Si, No…Forse
Sunday, 30 October 2016
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Vico Equense - Non ho ancora deciso come votare al referendum costituzionale del 4 dicembre. Della riforma si parla da mesi ormai, con slogan, manifestazioni e comitati pro e contro la proposta Boschi-Renzi sul superamento del bicameralismo perfettamente paritario, la riduzione del numero dei senatori, la revisione della suddivisione delle competenze tra Stato e Regioni e la soppressione del Cnel. Anche a Vico Equense, questa mattina, sono arrivati per un confronto pubblico quelli del "Comitato Tutti per il Sì”. Al momento l'unica cosa che mi è chiara è che per questo tipo di referendum non è previsto il quorum: vinceranno i “sì” o i “no” indipendentemente da quante persone andranno a votare. La riforma che riscrive 45 articoli della Carta del 1948 è vissuta da una parte del Paese come un mutamento di era, e un’altra come la premessa di uno sbocco autoritario. Nonostante verta sulla modifica della Costituzione, pare tutto si sia ridotto a un test elettorale sulla tenuta del Governo. Una lunga resa dei conti tra partiti, correnti, professori, intellettuali, in cui ognuno mette del suo, tutto tranne che il merito della questione. L’oggetto della riforma, quasi sconosciuto.