Testo di Ignazio Corrao
Uso tutti i condizionali del caso perché la notizia è da accertare, ma parlarne ci serve a ragionare sull'argomento in generale. È successo che una mia coetanea, una ragazza catanese di 32 anni, è morta perché un medico si sarebbe rifiutato di estrarle due feti durante l'aborto spontaneo di due
gemelli, sul presupposto che uno dei due gemelli fosse ancora vivo. I parenti sostengono che il medico si sia rifiutato in quanto obiettore di coscienza.
La procura ha ovviamente aperto un fascicolo e verranno chiariti i fatti. Credo che però dobbiamo usare questa storia per riflettere su alcune cose. È ammissibile essere pagati (con soldi pubblici) per salvare la vita delle persone e rifiutarsi di farlo per obiezione di coscienza? È accettabile morire, nel 2016, perché chi è pagato dallo Stato per prendersi cura di te si rifiuta di farlo adducendo motivi religiosi? È comprensibile che chi si professa obiettore di coscienza per motivi religiosi lasci morire o soffrire delle persone? Ecco, secondo me la presenza di questi soggetti in strutture pubbliche è una roba medievale, barbara, schifosa, inaccettabile. Se conoscete un obiettore di coscienza che lavora in una struttura pubblica mandatelo a fare in culo anche da parte mia, grazie.