Preliminarmente riteniamo opportuno in questa deplorevole vicenda stigmatizzare il comportamento, a nostro modesto avviso, scorretto del Presidente Schiavitti.Quest’ultimo, infatti, nella mattinata del 5 ottobre scorso, dopo aver espresso a mezzo di deliberazione adottata da una Deputazione amministrativa certamente incompetente per materia, stando alle vigenti norme statutarie e peraltro ormai “monca” (tre componenti su cinque), la volontà di non dover dare seguito alla predetta mozione di sfiducia, all’esito dell’incontro con i Dirigenti e Funzionari di codesto Dipartimento, evidentemente non soddisfatto del parere acquisito che indubbiamente, disattendendo le sue aspettative, non risultava allo stesso gradito, decideva nella stessa giornata, ricorrendo con sorprendente disinvoltura allo strumento della deliberazione d’urgenza ai sensi dell’art.31 lett. K) dello statuto consortile, di acquisire un ulteriore parere legale, con spese (il cui importo ad oggi non è dato conoscere!) a carico dei consorziati.E’ di palmare evidenza che tali deprecabili iniziative del Presidente Schiavitti siano pretestuose e strumentali all’unico fine di procrastinare sine die la sua Presidenza che, oramai da diversi mesi e per sua stessa ammissione, non è supportata da alcuna maggioranza, dimenticando od ignorando che quest’ultimo principio rappresenta uno dei capisaldi della democrazia rappresentativa.Ci dispiace constatare come l’unica preoccupazione del Sig. Schiavitti, pienamente consapevole di non aver più i numeri dalla sua parte, sia esclusivamente quella di salvaguardare la sua Presidenza, ricorrendo a cavilli giuridici peraltro palesemente infondati ed incurante della paralisi amministrativa in cui versa l’Ente da circa un anno, con un’amministrazione in regime di prorogatio dal 1°gennaio 2016 (caso più unico che raro) per scelte eufemisticamente discutibili adottate dal Presidente con la esigua maggioranza di un organo incompleto , ovvero quello della Deputazione Amministrativa.Venendo, poi, nel merito del parere legale richiesto dal Presidente e posto a strenua difesa della “poltrona” ci preme sottolineare come lo stesso in realtà si risolva in una mera ed opinabile interpretazione delle norme statutarie, essendo privo di riferimenti normativi e/o giurisprudenziali che possano avvalorare tale interpretazione. Evidenziamo, inoltre, come tale parere contenga una contraddizione implicita posto che, stando a quanto in esso affermato, a prescindere dal numero dei consiglieri (11 o 12) cui fare riferimento per addivenire alla determinazione della maggioranza assoluta il numero indicativo della maggioranza assoluta sarebbe sempre quello di sette!Invero, come noto, la maggioranza assoluta è data da un numero di voti favorevole che, raddoppiato, dia un numero superiore di una unità al totale dei consiglieri in carica, salvo diversa e specifica previsione di Legge.Ad avviso degli scriventi l’interpretazione testuale e sistematica delle vigenti norme statutarie, nello specifico il combinato disposto degli artt.39 bis e 42, rende plausibile e ragionevole ritenere che il numero della maggioranza assoluta necessario e sufficiente per la presentazione della mozione di sfiducia debba determinarsi in relazione al numero dei Consiglieri in carica e che, nel caso di specie, esso sia pari a sei.Pertanto, alla luce di quanto sopra esposto ci vediamo costretti a reiterare all’Assessore con delega alle politiche Agricole dott. Dino Pepe le richieste formulate nella nota del 5.10.2016, al fine di poter procedere, attraverso la votazione della mozione di sfiducia in seno ad un Consiglio dei Delegati convocato con urgenza, alla ricostituzione di un organo oggi incompleto e con una amministrazione sorretta da una maggioranza in grado di consentire quanto prima, attraverso l’adozione di tutti gli atti necessari ed opportuni ad evitare ulteriori spese a carico dei consorziati, il regolare svolgimento delle elezioni consortili per il rinnovo delle cariche sociali, permettendo in tal modo ai consorziati l’esercizio del loro sacrosanto diritto di voto; in difetto siamo pronti a rassegnare le nostre dimissioni dalla carica di consigliere.
Ernesto Zuffada Nicola Lucci
Tonino De Santis Enio Nicola Cianfaglione
Marco Iacobucci Giovanni
Salutari
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All’Assessore Regionale con delega alle Politiche Agricole
Via email:dino.pepe@regione.abruzzo.it Dott. Dino Pepe
Al Dipartimento dello Sviluppo Rurale e Pesca
DPD028 – Servizio Affari Dipartimentali
Via PEC:pdp028@pec.regione.abruzzo.it Alla c.a. della dott.ssa Maria Antonietta Fusco
E p.c. Al Presidente del Consorzio di Bonifica Interno
Bacino Aterno –Sagittario
Via Trieste n.136 – 67035 Pratola Peligna (AQ)
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All’Assessore Regionale con delega alle Politiche Agricole
Via email:dino.pepe@regione.abruzzo.it Dott. Dino Pepe
Al Dipartimento dello Sviluppo Rurale e Pesca
DPD028 – Servizio Affari Dipartimentali
Via PEC:pdp028@pec.regione.abruzzo.it Alla c.a. della dott.ssa Maria Antonietta Fusco
E p.c. Al Presidente del Consorzio di Bonifica Interno
Bacino Aterno –Sagittario
Via Trieste n.136 – 67035 Pratola Peligna (AQ)
