SULMONA – Un successo, per lo spettacolo al Tempio di Ercole Curino. Una location d’eccezione, suggestiva, il Tempio alle pendici del Morrone a Sulmona.E' il teatro in cui è andato in scena sabato scorso , il lavoro teatrale: ”Tempeste: l’olivo, il vino, le pietre, trilogia della rinascita”, tratto dai miti delle Metamorfosi di Ovidio scritto e recitato da Sista Bramini e Camilla dell’Agnola.
E’ un’iniziativa promossa ed organizzata dalla testata giornalistica “Il Vaschione” diretta da Vincenzo Colaiacovo, proprio in occasione degli eventi di apertura del bimillenario della morte di Ovidio che si terranno il prossimo anno.La rappresentazione teatrale è stata curata ed interpretata dalla Compagnia Teatrale “ O Thiasos Teatro Natura” che da tempo organizza ed esegue spettacoli in luoghi naturali in cui la natura diventa partner e forse protagonista per gli artisti e soprattutto per il pubblico che viene coinvolto emotivamente nella rappresentazione.
Tre le attrici, che con grande competenza professionale hanno interpretato i tre miti.
Sista Bramini che è anche
E’ un’iniziativa promossa ed organizzata dalla testata giornalistica “Il Vaschione” diretta da Vincenzo Colaiacovo, proprio in occasione degli eventi di apertura del bimillenario della morte di Ovidio che si terranno il prossimo anno.La rappresentazione teatrale è stata curata ed interpretata dalla Compagnia Teatrale “ O Thiasos Teatro Natura” che da tempo organizza ed esegue spettacoli in luoghi naturali in cui la natura diventa partner e forse protagonista per gli artisti e soprattutto per il pubblico che viene coinvolto emotivamente nella rappresentazione.
Tre le attrici, che con grande competenza professionale hanno interpretato i tre miti.
Sista Bramini che è anche
regista, Camilla dell’Agnola e Valentina Turrini.Inaspettatamente il pubblico si è presentato numeroso all’appuntamento. Sulmonesi e turisti, anziani hanno affrontato con impegno il tratto di strada sterrata che separa il parcheggio dal Tempio. Numerosi anche i bambini che hanno ascoltato in religioso silenzio. Lo spettacolo è tratto dalle Metamorfosi di Ovidio, narrato da Sista Bramini, polifonie della tradizione mediterranea e orientale trascritte e interpretate da Camilla Dell’Agnola e Valentina Turrini.
Narrazione e polifonie s’intrecciano nel tessuto emotivo e spirituale delle storie e nel rapporto vivo e diretto con il pubblico.Ed effettivamente il pubblico è entrato in un rapporto emotivo con le attrici. Anche l'ambiente è valso a creare notevole suggestione: resti di una costruzione millenaria immersi nel verde.In verità il protagonista è proprio Ovidio ricordato ampiamente a duemila anni della scomparsa. Ovidio fu vate di se stesso come scrive nei Tristia:
«Me tamen extincto ... legar» («Anche se morto ... verrò letto»). Ovidio, affidava così la sua immortalità alle sue opere. Immortalità auspicata e raggiunta dal poeta sulmonese, del quale si stanno per celebrare i duemila anni dalla scomparsa.
Narrazione e polifonie s’intrecciano nel tessuto emotivo e spirituale delle storie e nel rapporto vivo e diretto con il pubblico.Ed effettivamente il pubblico è entrato in un rapporto emotivo con le attrici. Anche l'ambiente è valso a creare notevole suggestione: resti di una costruzione millenaria immersi nel verde.In verità il protagonista è proprio Ovidio ricordato ampiamente a duemila anni della scomparsa. Ovidio fu vate di se stesso come scrive nei Tristia:
«Me tamen extincto ... legar» («Anche se morto ... verrò letto»). Ovidio, affidava così la sua immortalità alle sue opere. Immortalità auspicata e raggiunta dal poeta sulmonese, del quale si stanno per celebrare i duemila anni dalla scomparsa.