Un patrimonio da preservare e potenziare per favorire la crescita del nostro territorio
COCULLO - Circa 20 mila persone hanno partecipato alla festa di San Domenico a Cocullo.Un grande afflusso di persone che non si vedeva da diversi anni.Momento clou della manifestazione la vestizione della statua del santo con i serpenti sistemati attorno alla corolla e alla testa del santo.Fedeli e turisti sono arrivati da ogni parte del mondo per assistere alla tradizionale processione che da mezzogiorno attraversa gli angusti vicoli del paese.
Per l'occasione erano presenti il sottosegretario alla giustizia Federica Chiavaroli, il governatore della regione Luciano D'Alfonso, l'Assessore regionale Andrea Gerosolimo, la senatrice Stefania Pezzopane e diversi sindaci del comprensorio peligno.La messa è stata celebrata dal vescovo di Sulmona- Valva S.E. mons.Angelo Spina.
Nell’ambito della festa vengono tradizionalmente utilizzate quattro specie di serpi: il cervone, il saettone, la biscia dal collare e il biacco. «Si tratta di specie innocue – si precisa nel sito istituzionale del Comune di Cocullo – i loro morsi, infatti, provocano solo una lieve irritazione della parte offesa, senza conseguenze. Dopo la celebrazione, i serpari liberano gli animali restituendoli al loro ambiente».
COCULLO - Circa 20 mila persone hanno partecipato alla festa di San Domenico a Cocullo.Un grande afflusso di persone che non si vedeva da diversi anni.Momento clou della manifestazione la vestizione della statua del santo con i serpenti sistemati attorno alla corolla e alla testa del santo.Fedeli e turisti sono arrivati da ogni parte del mondo per assistere alla tradizionale processione che da mezzogiorno attraversa gli angusti vicoli del paese.
Per l'occasione erano presenti il sottosegretario alla giustizia Federica Chiavaroli, il governatore della regione Luciano D'Alfonso, l'Assessore regionale Andrea Gerosolimo, la senatrice Stefania Pezzopane e diversi sindaci del comprensorio peligno.La messa è stata celebrata dal vescovo di Sulmona- Valva S.E. mons.Angelo Spina.
Nell’ambito della festa vengono tradizionalmente utilizzate quattro specie di serpi: il cervone, il saettone, la biscia dal collare e il biacco. «Si tratta di specie innocue – si precisa nel sito istituzionale del Comune di Cocullo – i loro morsi, infatti, provocano solo una lieve irritazione della parte offesa, senza conseguenze. Dopo la celebrazione, i serpari liberano gli animali restituendoli al loro ambiente».