SULMONA - Potrebbe slittare di qualche settimana la riapertura delle scuole sulmonesi. Gli istituti scolastici non sono a norma e per 1.400 studenti (materne, elementari e medie) sono stati richiesti i Musp (Moduli ad uso scolastico provvisorio). La notizia è stata ufficializzata, questa mattina, dal sindaco di Sulmona, Anna Maria Casini e dall’assessore alla Protezione Civile, Mario Sinibaldi.
Il sisma che ha colpito al cuore Amatrice ha risvegliato la paura nella Conca Peligna un territorio ad alta intensità sismica. La situazione appare complicata e si sta lavorando in sinergia con la Regione Abruzzo per trovare una soluzione immediata. “Non ci sono rischi imminenti – ha dichiarato il primo cittadino – e non vogliamo fare allarmismo inutile ma ci preme prendere delle precauzioni per stare tranquilli. Sarebbe facile addossare delle responsabilità ad altri – ha continuato – ma, oggi, io sono il sindaco e deciderò il meglio per i ragazzi. Proprio per questo abbiamo già preso contatti con la Protezione Civile regionale e con gli ordini professionali per i sopralluoghi.
E’ il momento di agire – ha concluso Casini – e lo faremo per il bene della nostra città e della nostra gente”. Già per domani, infatti, è stato indetto un incontro a Palazzo san Francesco con tutti i dirigenti scolastici per affrontare le criticità. Fortunatamente gli amministratori hanno a disposizione 12 milioni di euro per i procedimenti di vulnerabilità sismica. Finanziamenti che saranno subito messi a disposizione. Su sedici immobili scolastici di primo grado soltanto quattro risultano essere sicuri. Si parla delle Scuole per l’infanzia: “Di Nello” in viale Costanza, “ Crispi” in via Crispi,”G.Rodari” in via Sallustio e, infine, scuola secondaria “Ovidio” in via Volta. “Abbiamo rilevato una forte criticità degli immobili che ospitano le scuole prendendo a riferimento il coefficiente per la sicurezza che si attesta a 0.65 – ha precisato l’assessore Sinibaldi -. Per questo abbiamo deciso di agire immediatamente per ristabilire la sicurezza. Non possiamo rischiare vite umane. Sappiamo benissimo che le procedure richiederanno del tempo. Circa due anni per la messa in sicurezza ma dobbiamo pur cominciare. Proprio ieri abbiamo incontrato gli assessori regionali alla Protezione Civile, Mario Mazzocca e alle Aree Interne, Andrea Gerosolimo per studiare una strategia immediata (foto facebook).
Loro ci hanno dato piena disponibilità e a giorni ci faranno sapere se Sulmona potrà avere i Musp per ospitare gli studenti. Moduli che con molta probabilità saranno installati su piazzale “Di Bartolomeo”. Per l’otto settembre prossimo, intanto, il governatore abruzzese, Luciano D’Alfonso a fronte dell’emergenza ha convocato un incontro all’Aquila per avere contezza delle criticità. Secondo le prime ipotesi la prima scuola ad essere messa in sicurezza sarà la “Masciangioli”. Tra le priorità dell’amministrazione comunale, anche, la struttura ospedaliera. Il manager della Asl, Rinaldo Tordera è già stato contattato e ha già predisposto dei sopralluoghi per controllare la stabilità. Ma il verdetto sembra già essere noto, soprattutto per l’ala vecchia, vista l’apertura da parte della Procura di un’inchiesta subito dopo il terremoto dell’Aquila. Intanto, il primo cittadino ha disposto l'aggiornamento dei piani di emergenza del comune e della protezione civile.
Barbara Delle Monache
Il sisma che ha colpito al cuore Amatrice ha risvegliato la paura nella Conca Peligna un territorio ad alta intensità sismica. La situazione appare complicata e si sta lavorando in sinergia con la Regione Abruzzo per trovare una soluzione immediata. “Non ci sono rischi imminenti – ha dichiarato il primo cittadino – e non vogliamo fare allarmismo inutile ma ci preme prendere delle precauzioni per stare tranquilli. Sarebbe facile addossare delle responsabilità ad altri – ha continuato – ma, oggi, io sono il sindaco e deciderò il meglio per i ragazzi. Proprio per questo abbiamo già preso contatti con la Protezione Civile regionale e con gli ordini professionali per i sopralluoghi.
E’ il momento di agire – ha concluso Casini – e lo faremo per il bene della nostra città e della nostra gente”. Già per domani, infatti, è stato indetto un incontro a Palazzo san Francesco con tutti i dirigenti scolastici per affrontare le criticità. Fortunatamente gli amministratori hanno a disposizione 12 milioni di euro per i procedimenti di vulnerabilità sismica. Finanziamenti che saranno subito messi a disposizione. Su sedici immobili scolastici di primo grado soltanto quattro risultano essere sicuri. Si parla delle Scuole per l’infanzia: “Di Nello” in viale Costanza, “ Crispi” in via Crispi,”G.Rodari” in via Sallustio e, infine, scuola secondaria “Ovidio” in via Volta. “Abbiamo rilevato una forte criticità degli immobili che ospitano le scuole prendendo a riferimento il coefficiente per la sicurezza che si attesta a 0.65 – ha precisato l’assessore Sinibaldi -. Per questo abbiamo deciso di agire immediatamente per ristabilire la sicurezza. Non possiamo rischiare vite umane. Sappiamo benissimo che le procedure richiederanno del tempo. Circa due anni per la messa in sicurezza ma dobbiamo pur cominciare. Proprio ieri abbiamo incontrato gli assessori regionali alla Protezione Civile, Mario Mazzocca e alle Aree Interne, Andrea Gerosolimo per studiare una strategia immediata (foto facebook).
Loro ci hanno dato piena disponibilità e a giorni ci faranno sapere se Sulmona potrà avere i Musp per ospitare gli studenti. Moduli che con molta probabilità saranno installati su piazzale “Di Bartolomeo”. Per l’otto settembre prossimo, intanto, il governatore abruzzese, Luciano D’Alfonso a fronte dell’emergenza ha convocato un incontro all’Aquila per avere contezza delle criticità. Secondo le prime ipotesi la prima scuola ad essere messa in sicurezza sarà la “Masciangioli”. Tra le priorità dell’amministrazione comunale, anche, la struttura ospedaliera. Il manager della Asl, Rinaldo Tordera è già stato contattato e ha già predisposto dei sopralluoghi per controllare la stabilità. Ma il verdetto sembra già essere noto, soprattutto per l’ala vecchia, vista l’apertura da parte della Procura di un’inchiesta subito dopo il terremoto dell’Aquila. Intanto, il primo cittadino ha disposto l'aggiornamento dei piani di emergenza del comune e della protezione civile.
Barbara Delle Monache