E’ un’espressione che si usa quando siamo arrabbiati, infastiditi, spesso dinanzi ad una situazione od ad atteggiamento percepito come ingiusto. Quindi, “fare un tritello” ha un significato simile a “fare un macello”, cioè protestare molto, ma in questo nostro caso non è escluso, come
minaccia, il ricorso anche alle mani: “tritare tutto quello che mi capita davanti”, “menare talmente tanto le mani che non si riconosce più niente”. In italiano il “tritello” è il sottoprodotto della produzione del cereali, cioè ciò che otteniamo rimacinando (tritando ancora) i semolini costituiti da particelle di crusca, di germe, dello strato di aleurone e di farina. Il verbo “tritare”, deriva dal latino “tritus”, participo passato di “terere”, “tritare”. Roberto Di Ferdinando