La sovranità individuale sotto attacco



NEW YORK – La gente e i consumatori in particolare cercano sempre la convenienza. Fare acquisti senza un portafoglio pieno di monete e banconote, ma con una semplice tessera elettronica o uno smartphone è più comodo e aiuta psicologicamente, dal momento che dà l’impressione di spendere meno. Il fatto che il cash stia diventando sempre meno comune nei negozi e nei ristoranti del mondo, fa la felicità dei banchieri centrali. In una società senza contanti in circolazione e quindi senza la possibilità di prelevare soldi dai conti corrente, le autorità monetarie potranno imporre tassi negativi a piacimento.


Seguendo gli esempi dei paesi scandinavi, dell’Ecuador e dell’Australia (dove metà dei pagamenti avviene ormai senza l’uso di contanti), i governi di tanti altri paesi si preparano lentamente e in silenzio a vietare l’uso dei contanti. Il fenomeno sta diventando globale e l’unica alternativa a depositare i propri soldi in banca sarà quella di detenere oro o argento fisico. Secondo quanto riportato dal Guardian, le operazioni in contanti in Svezia sono state appena pari al 2% del totale l’anno scorso. In Germania e in Italia la rivoluzione della digitalizzazione della moneta arriverà più tardi, ma – con la scusa della lotta alla criminalità e alla frode – arriverà. In Svezia, Svizzera e Finlandia l’obiettivo è fare sparire dalla circolazione i contanti entro il 2025.


style="clear: both; text-align: center;"> Non va dimenticato, tuttavia, che un mondo senza cash non rappresenta per forza una società più sicura. In Svezia, per esempio, le frodi contro le carte di credito e la moneta elettronica sono quasi raddoppiate negli ultimi 10 anni. In Ecuador la situazione è diversa rispetto a Danimarca, Svezia e Finlandia: là il 50% del Pil è economia ‘in nero’. Il governo perde un sacco di soldi a causa delle attività ‘informali’ e il presidente Rafael Correa (foto) è intenzionato a cambiare registro e diventare un precursore della società senza contanti.  L’anno scorso l’Ecuador è diventato il primo paese a lanciare una moneta completamente digitale controllata dal governo. Le autorità hanno dovuto affrontare un problema: il 40% del popolo non aveva ancora un conto in banca. Il problema è stato risolto implementando pagamenti elettronici sul telefonino (dal momento che quello invece sì che ce l’hanno tutti).


I contanti sono una specie in estinzione, ma potremmo presto pentirci di non aver impedito che venisse eliminata: la moneta elettronica presenta infatti dei seri rischi per le libertà e anche per la sicurezza dei cittadini. La divisa elettronica, per esempio, sarà più facile da manipolare: non solo tassi negativi, ma anche congelamenti dei depositi, controlli di capitale e interventi di bail-in saranno all’ordine del giorno. La grande domanda da porsi a questo punto è: la società ha già dimostrato di poter fare a meno di banconote e monete, ma è pronta anche a fare a meno della libertà di disporre del proprio denaro?

Subscribe to receive free email updates:

Related Posts :