Appuntamento venerdì 30 Settembre Aula Magna Liceo Artistico“Mazara”
SULMONA - “La poliedricità delle Metamorfosi di Ovidio tra letteratura e arti figurative”. Questo, il tema della conferenza che si terrà venerdì, 30 settembre alle 16, nell’Aula Magna del Liceo Artistico”Mazara” a cura del prof. Patrizio Domenicucci dell’Università “G. d’Annunzio”. Ad introdurre i lavori Palma Crea Cappuccilli. Un progetto inserito in Metamorphosis Beyond the Shape 2017. Un progetto portato avanti dallo scorso febbraio in maniera ininterrotta per dare il via,
ufficialmente, a gennaio prossimo ai festeggiamenti del bimillenario della morte di Ovidio. Al centro del lavoro del Comitato Promotore sempre le Metamorfosi. Uno scritto poliedrico, come è sottolineato nel titolo che già in età moderna ebbe una travolgente fortuna, dato che è stato oggetto di una delle più lunghe storie di studi, soprattutto filologici e che, oggi, rivela ancora interessanti spunti e informazioni ogni volta lo si guardi da una differente angolazione. Un’opera che affascina e coinvolge. Una sorta di enorme “enciclopedia di miti” che riesce a parlare al proprio interlocutore con le immagini descritte in maniera minuziosa. Quella di Ovidio era una grande abilità rendere visibile nella mente del lettore, antico come moderno, ciò che magistralmente racconta tramite le parole. Proprio questa caratteristica permette di rapportarsi alle Metamorfosi come riflesso del panorama artistico passato e di confrontarlo con quanto il destino ha deciso arrivasse sino a noi. La conferenza è aperta a tutti gli interessati.
SULMONA - “La poliedricità delle Metamorfosi di Ovidio tra letteratura e arti figurative”. Questo, il tema della conferenza che si terrà venerdì, 30 settembre alle 16, nell’Aula Magna del Liceo Artistico”Mazara” a cura del prof. Patrizio Domenicucci dell’Università “G. d’Annunzio”. Ad introdurre i lavori Palma Crea Cappuccilli. Un progetto inserito in Metamorphosis Beyond the Shape 2017. Un progetto portato avanti dallo scorso febbraio in maniera ininterrotta per dare il via,
ufficialmente, a gennaio prossimo ai festeggiamenti del bimillenario della morte di Ovidio. Al centro del lavoro del Comitato Promotore sempre le Metamorfosi. Uno scritto poliedrico, come è sottolineato nel titolo che già in età moderna ebbe una travolgente fortuna, dato che è stato oggetto di una delle più lunghe storie di studi, soprattutto filologici e che, oggi, rivela ancora interessanti spunti e informazioni ogni volta lo si guardi da una differente angolazione. Un’opera che affascina e coinvolge. Una sorta di enorme “enciclopedia di miti” che riesce a parlare al proprio interlocutore con le immagini descritte in maniera minuziosa. Quella di Ovidio era una grande abilità rendere visibile nella mente del lettore, antico come moderno, ciò che magistralmente racconta tramite le parole. Proprio questa caratteristica permette di rapportarsi alle Metamorfosi come riflesso del panorama artistico passato e di confrontarlo con quanto il destino ha deciso arrivasse sino a noi. La conferenza è aperta a tutti gli interessati.