SULMONA - "È molto interessante la riflessione dell’imprenditrice Mariadora Santacroce, Vice Presidente della DMC “Cuore dell’Appennino”. La Confesercenti da anni va sostenendo che è importante che le imprese del Settore Turistico facciano “Rete”, perché sul turismo bisogna essere attenti e non lasciare nulla al caso. È una questione di programmazione attenta e lungimirante che preveda “turismo per tutto l’anno”.L’importanza strategica del Settore, quale segmento ben definito dell’economia locale, deve tornare a crescere progressivamente.
Il turismo, nel Centro Abruzzo, è una componente trasversale ad ogni tipologia di implementazione di mercato. È necessario investire nell’ambito del paesaggio, della cultura, della storia, dell’archeologia, ma, soprattutto nel turismo enogastronomico che oggi è assunto al ruolo di motivazione principale dello spostamento per alcune fasce di utenti, collocandosi a tutti gli effetti tra i cosiddetti “turismi emergenti”. Tra gli operatori del settore è diffusa la convinzione che la crescita di questo tipo di turismo non sia destinata a ridimensionarsi come una qualsiasi moda ma che, al contrario, possa radicarsi e costituire un’opportunità da dover cogliere.
La cosa più importante è che non si può studiare un rilancio senza coinvolgere imprenditori, operatori e associazioni. Si parla di destagionalizzazione: ma in termini concreti, si rende necessaria una rete complessa che coinvolga sia le imprese che gli enti pubblici e privati, al fine di sviluppare un marketing turistico omogeneo e non estemporaneo.
La Confesercenti è convinta che lo sviluppo del comparto non parte se le Imprese continueranno ad essere oberate da un carico fiscale che supera il 70% e che non dà la possibilità di sviluppare nessun progetto di riqualificazione degli alberghi o, peggio ancora, di realizzarne di nuovi. La fiscalità attuale è una spada di Damocle che blocca il sistema: è necessario tornare al reddito d' impresa, oppure qualsiasi progetto sarà inutile.
In sostanza, la “Rete” implica una vera e propria concertazione affinché tutto il settore turistico possa confrontarsi per programmare iniziative tendenti al rafforzamento di azioni ed investimenti utili, compresa la riqualificazione delle strutture alberghiere ed extra alberghiere".
Confesercenti Sede di Sulmona
Il turismo, nel Centro Abruzzo, è una componente trasversale ad ogni tipologia di implementazione di mercato. È necessario investire nell’ambito del paesaggio, della cultura, della storia, dell’archeologia, ma, soprattutto nel turismo enogastronomico che oggi è assunto al ruolo di motivazione principale dello spostamento per alcune fasce di utenti, collocandosi a tutti gli effetti tra i cosiddetti “turismi emergenti”. Tra gli operatori del settore è diffusa la convinzione che la crescita di questo tipo di turismo non sia destinata a ridimensionarsi come una qualsiasi moda ma che, al contrario, possa radicarsi e costituire un’opportunità da dover cogliere.
La cosa più importante è che non si può studiare un rilancio senza coinvolgere imprenditori, operatori e associazioni. Si parla di destagionalizzazione: ma in termini concreti, si rende necessaria una rete complessa che coinvolga sia le imprese che gli enti pubblici e privati, al fine di sviluppare un marketing turistico omogeneo e non estemporaneo.
La Confesercenti è convinta che lo sviluppo del comparto non parte se le Imprese continueranno ad essere oberate da un carico fiscale che supera il 70% e che non dà la possibilità di sviluppare nessun progetto di riqualificazione degli alberghi o, peggio ancora, di realizzarne di nuovi. La fiscalità attuale è una spada di Damocle che blocca il sistema: è necessario tornare al reddito d' impresa, oppure qualsiasi progetto sarà inutile.
In sostanza, la “Rete” implica una vera e propria concertazione affinché tutto il settore turistico possa confrontarsi per programmare iniziative tendenti al rafforzamento di azioni ed investimenti utili, compresa la riqualificazione delle strutture alberghiere ed extra alberghiere".
Confesercenti Sede di Sulmona