1° CONGRESSO NAZIONALE DI RISORGIMENTO SOCIALISTA - DOCUMENTO PRECONGRESSUALE





1° congresso fondativo di RISORGIMENTO SOCIALISTA

Documento precongressuale per lo svolgimento di un vero congresso plurale, nel solco della tradizione del socialismo democratico.


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IL COMPITO DEI SOCIALISTI NELL’ATTUALE FASE POLITICA. 


Nostro compito è quello di ridare lustro a ideali e valori del socialismo democratico che certo non sono scomparsi ma che hanno bisogno di essere rilanciati e re-interpretati alla luce delle caratteristiche dell’attuale fase storica, contraddistinta dalla crisi irreversibile del modello di globalizzazione neo-liberista che ha dominato la scena negli ultimi decenni. Viviamo un’epoca di grandi stravolgimenti: la povertà, la disoccupazione i flussi migratori producono miseria e precarietà, disuguaglianze sociali che non hanno confini, mentre delle ristrettissime elites, grazie al dominio del denaro, sono comodamente sedute sopra le macerie provocate dai guasti del finanz-capitalismo. Viviamo in una società ormai in preda ad una profonda disgregazione sociale e a delle contraddizioni apparentemente insanabili che generano insicurezza e senso di disuguaglianza e fanno arretrare in ogni modo la democrazia. E’ giunto il momento di opporsi a tutto ciò ed è pertanto doveroso e necessario tornare a rivendicare con forza quelle conquiste sociali che nei decenni passati avevano consentito di riaffermare la dignità umana dei lavoratori e che sono stati cancellati con un colpo di spugna in questi ultimi anni di dominio dell’ideologia neo-liberista, all'interno di una cornice di pensiero unico definita dai trattati e dagli organismi internazionali braccio armato del finanz-capitalismo (fra tutti U.E., B.C.E. e F.M.I.). In questo contesto di degrado economico e sociale, in questi ultimi decenni l’errore dei partiti socialisti e socialdemocratici europei è stato quello di rendersi dei docili interpreti passivi delle politiche di austerità e di rigore imposte dalla Troika. Tutto ciò ha spianato inevitabilmente la strada alle destre populiste, che si sono appropriate di tutti gli spazi del dissenso e del malcontento popolare, nel mentre le sinistre sono apparse abbandonare ogni contatto reale con i loro storici interlocutori naturali: i lavoratori, i disoccupati, i precari. Compito dei socialisti democratici oggi è primariamente quello di provare a saldare la frattura con le masse popolari del nostro Paese, presso cui va sempre più prendendo corpo la consapevolezza che questa Unione Europea costruita sui trattati di Mastricht e di Lisbona non incarna l’Europa dei popoli, dei diritti e della giustizia sociale. RISORGIMENTO SOCIALISTA, quale nuova forza autonoma ed organizzata del socialismo italiano, può svolgere un autentico ruolo di rilancio del socialismo proponendo un’alternativa a questa U.E. e togliendo così ai partiti del campo cosiddetto “populista” il monopolio della rappresentanza politica dei lavoratori e dei ceti produttivi della nostra società. RISORGIMENTO SOCIALISTA deve rimettersi in cammino ponendo al centro della sua azione politica i temi del lavoro e della dignità umana, uniti al rilancio di un sano concetto di patriottismo costituzionale, quale unico pensiero capace di fungere da alternativa al liberismo ed alle destre populiste.

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NO ALLA PROSECUZIONE DELL’ESPERIENZA ALL'INTERNO DI POTERE AL POPOLO. 

NO ALLA PARTECIPAZIONE ALL'INTERNO DI UNA LISTA ELETTORALE DIRETTA DAL SINDACO DI NAPOLI DE MAGISTRIS. 

SI AL RILANCIO DI UNA FORZA AUTONOMA DEL SOCIALISMO ITALIANO. 

Troviamo profondamente sbagliata la scelta di fare partecipare RISORGIMENTO SOCIALISTA al processo di strutturazione politico-organizzativa della formazione di sinistra ultra-radicale POTERE AL POPOLO. Quella di POTERE AL POPOLO è una collocazione del tutto innaturale per chi come noi si ispira e si richiama alla migliore tradizione del socialismo democratico del nostro Paese. Infatti, le forze politiche della sinistra ultra-radicale che hanno dato vita a POTERE AL POPOLO appaiono avere del tutto introiettato gli stessi schemi concettuali dell’ideologia globalista attualmente dominante nella sinistra italiana ed alimentano in modo colpevole una inaccettabile confusione tra i due ben distinti concetti di solidarietà internazionalista delle classi popolari e cosmopolitismo delle classi dominanti. In particolare, troviamo profondamente errata e foriera di grande confusione fra le masse l’attuale posizione che POTERE AL POPOLO esprime sul controverso tema dell’immigrazione clandestina. Riteniamo infatti che l’attuale sostegno incondizionato al fenomeno dell’immigrazione clandestina non torni utile in alcun modo alle ragioni dei popoli sottomessi del sud del mondo e che anzi esso oggi costituisca unicamente un fattore di rafforzamento dei poteri globalisti e del Governo francese, maliziosamente interessati ad alimentare una moderna “tratta degli schiavi” con il fine di gettare l’Italia nel caos sociale e politico. Riterremmo un errore ancora più grave che RISORGIMENTO SOCIALISTA possa sostenere alle prossime elezioni europee una possibile lista capitanata dal sindaco di Napoli Luigi De Magistris, ex Magistrato prestato alla politica e che da anni connota la sua azione per il ricorrente utilizzo di toni sopra le righe nei confronti dei suoi avversari politici nonché per il costante ricorso ad atti di irresponsabile protagonismo all’insegna del populismo mediatico, con modalità ben distanti dalla cultura del socialismo democratico e riformista. Riteniamo che il compito dei socialisti oggi debba invece essere quello di separare i propri destini da quelli di POTERE AL POPOLO e di rilanciare senz’altro RISORGIMENTO SOCIALISTA come soggetto autonomo del socialismo italiano, lontani da ogni seduzione velleitaria della sinistra cosiddetta “radicale” o “antagonista”.


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PER UN CONGRESSO LIBERO, PLURALE E DEMOCRATICO. 

Con lo svolgimento del suo primo congresso nazionale, RISORGIMENTO SOCIALISTA ha la sua prima grande occasione di trasformarsi in un vero partito nella sua accezione più corretta e tradizionale, ossia un movimento politico in carne ed ossa, fondato sul principio della partecipazione popolare e sul concorso di idee e proposte da parte dei lavoratori italiani, dei giovani, degli studenti, degli intellettuali, delle donne. Noi sottoscrittori del presente appello auspichiamo con forza che il nostro movimento politico non sprechi questa sua irripetibile opportunità e che, attraverso la celebrazione del suo primo congresso fondativo, riesca finalmente ad insediare degli organismi dirigenti autenticamente democratici, la cui composizione sia effettivamente rispettosa di tutte le varie e diverse sensibilità politiche che contraddistinguono gli uomini e le donne che hanno dato vita alla nascita di RISORGIMENTO SOCIALISTA. Per porre fine alla discutibile pratica dell’unanimismo, che è estranea alla storia e alla cultura del socialismo democratico, chiediamo lo svolgimento di un vero congresso che, nel rispetto delle regole democratiche che dovrebbero disciplinare la vita interna a RISORGIMENTO SOCIALISTA, ci porti a svolgere un’autentica e libera discussione sulla linea politica che il nostro movimento politico dovrà attuare nei prossimi anni. Ci appelliamo prima di tutto al rispetto della norma di cui all'articolo 4.1 del vigente statuto nazionale, che individua nel solo congresso nazionale l’organismo chiamato a stabilire la linea politica del partito. Per tale ragione, non riteniamo di potere accettare lo svolgimento di un congresso nazionale “per temi” e in cui la definizione della attuale linea politica di RISORGIMENTO SOCIALISTA costituisca un elemento di partenza già dato per acquisito o per implicito, senza cioè che la definizione della linea politica sia preceduta da una vera e autentica discussione fra le diverse linee e visioni politiche, com’è sempre avvenuto all'interno dei partiti storicamente inseriti nel solco della tradizione del socialismo democratico. 

Pertanto, per favorire la convocazione di un congresso autenticamente democratico, chiediamo fin da subito: l’elaborazione di un regolamento congressuale che favorisca la partecipazione al congresso di tutti gli iscritti al partito e che consenta di esercitare il diritto di tutti ad una vera discussione della linea politica da decidere al congresso, mediante la facoltà di presentare delle mozioni; la costituzione di una Commissione Elettorale al cui interno debbono trovare spazio tutte le diverse anime e sensibilità politiche interne a RISORGIMENTO SOCIALISTA. 

Infine, facciamo appello al coordinatore provvisorio di RISORGIMENTO SOCIALISTA Franco Bartolomei affinché prenda atto dei suoi gravi e reiterati errori politici (autoritarismo, disprezzo per la democrazia interna, camaleontismo e trasformismo nelle alleanze) che hanno fin qui seriamente pregiudicato il percorso di costruzione di RISORGIMENTO SOCIALISTA e affinché faccia finalmente un passo indietro, lasciando spazio ad un nuovo gruppo dirigente credibile, con le idee più chiare e, soprattutto, più stabili delle sue. 


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Soggetti presentatori del documento precongressuale: 

Gianni De Angelis Coordinatore romano e membro della Esecutivo Nazionale

Giuseppe Angiuli ex membro dell'Esecutivo Nazionale e Responsabile Esteri

Debora Barletta membro del Direttivo Romano e Nazionale

Giuseppe Cavalieri (simpatizzante ex iscritto)

Carlo Felici ex membro della Direzione Nazionale

Antonino Franceschino (simpatizzante ex iscritto)

Anna Nera

Laura Pizzoli (simpatizzante ex iscritta)

Filippo Russo membro del Direttivo Romano e Nazionale

Pietro Russo Morleo

Stefano Santarelli  ex membro dell'Esecutivo Nazionale


Teresio Spalla membro del Direttivo Nazionale



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